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Qualche anno fa ho trovato in casella postale un bel libriccino finemente rilegato al posto delle solite bollette. Un po' stupita, un po' incuriosita, l'ho aperto e l'ho letto tutto d'un fiato. Lo stile era quello di De Amicis, la storia era molto avvincente, il finale a sorpresa.
Il classico giallo all'italiana, per così dire.
Mi sembra giusto che tutti possano leggere la biografia dell'on.Silvio Berlusconi, un uomo che si è fatto da solo...
Il libriccino in questione infatti è quello che ha spedito ad una cifra ragguardevole di famiglie italiane poco prima delle elezioni che lo hanno visto, ahimè, vincitore. Ci sono più favole lì dentro che ne "Le mille e una notte" !!! Ammetto di averlo letto più volte perchè i miei occhi si rifiutavano di collaborare...
Da allora sono rimasta traumatizzata, e guardo con sospetto sia la mia casella postale (infingarda e traditrice) sia le persone che si sono lasciate abbindolare da quell'immane frotta di panzane.

Ecco uno spassosissimo estratto delle mirabolanti avventure del cavaliere più amato dagli italiani:

[...] Cosa fa Silvio Berlusconi nel poco, pochissimo tempo libero che gli rimane? Ha sempre preferito il riserbo sulla sua vita privata, ma da quando, con la discesa in campo, ha lasciato le vesti dell'imprenditore per diventare un personaggio pubblico, molti filtri sono ovviamente caduti. Vediamolo, allora, nel suo privato.

Innanzitutto adora stare in famiglia con Veronica e i suoi figli, a fare il marito e il papà. Sono questi gli autentici momenti di felicità. Una passione particolare Silvio la nutre per la grande pittura. Un amore nato negli anni giovanili. Per l'esattezza dopo la fine del liceo, quando Berlusconi collaborò per un breve periodo con un amico di suo padre Luigi, che fabbricava cornici d'arte. Un lavoro divertente che permise a Silvio d'accostarsi alla pittura. "Così, piano piano, sono diventato un collezionista di quadri e d'arte".

Ma la passione, condivisa del resto con la moglie Veronica, è autentica e profonda; lo conferma la sua attenzione per la grande pittura veneta - nelle sue case fanno bella mostra tele del Tintoretto e del Canaletto e una raccolta di oltre cinquanta vedute di Venezia - ma non gli dispiace nemmeno l'arte contemporanea e, soprattutto, le sculture del suo amico Pietro Cascella.

Ci sono poi gli amici di una vita, i "compagni d'avventura" più cari. Celebri sono le vacanze operose a base di letture antistress. Ogni estate, Silvio Berlusconi raduna i suoi amici e collaboratori alle isole Bermuda: Silvio chiama questi ritiri "esercizi spirituali". Sveglia la mattina presto, primo incontro a colazione per commentare le notizie del giorno giunte via fax dall'Italia. Poi lo sport, una, due ore di camminata e di corsa; e poi un pranzo particolare.

Come se si fosse in un monastero, Gianni Letta, Marcello Dell'Utri, Fedele Confalonieri e lui stesso si alternano nella lettura dei grandi classici. "Alle Bermuda corriamo, leggiamo, meditiamo e ci alleniamo per tenere in esercizio il fisico e la memoria, ripassando le poesie più celebri e sfidandoci a vicenda su chi le ricorda meglio" [...]

un piccolo aggiornamento

Mi hanno fatto notare che effettivamente è sempre e comunque tutto a spese nostre.

Ad esempio, a proposito delle cifre citate dall'appello per respingere al mittente la posta indesiderata (18 milioni di capifamiglia, 7 milioni di euro)...

La cifra dei capifamiglia citata dall'appello coincide solo approssimativamente con quella ufficiale di fonte ISTAT. L'ISTAT, infatti, stando al Censimento 2001, contava ventuno milioni e mezzo di capifamiglia (per la precisione 21.503.088). La discrepanza è comunque poco importante e tutto sommato normale: gli archivi di indirizzi (in genere di fonte SEAT o altro) infatti non sono mai completi come il Censimento. Il dato Istat è disponibile qui.

La spesa dichiarata dall'appello è difficile da confermare. Secondo un articolo del Sole 24 Ore online, citato dal Codacons, l'importo sarebbe pari a "16 miliardi", presumibilmente di lire, che al cambio di 1936,27 fanno 8,263 milioni di euro. Stando invece ai dati citati da Panorama, 18.189.000 lettere a 7 centesimi l'una costerebbero 1.273.230 euro; a 40 centesimi, costerebbero 7.275.600 euro. Il margine di incertezza, insomma, è davvero notevole.

Quale che ne sia l'importo, pare che sia effettivamente a carico del Ministero del Tesoro o più correttamente del Ministero dell'Economia, stando perlomeno a un articolo di Repubblica del 7 ottobre 2003, che cita anche una stima di spesa: "La spesa stimata si attesta sui 7 milioni di euro (ironia della sorte sarà a carico del ministero dell'Economia guidato da Tremonti).