Milano, 1 aprile 2008
Il 2008 è l'anno del voto elettronico. In occasione delle imminenti elezioni, al via la sperimentazione del voto elettronico: in ben 14 regioni è possibile votare direttamente da casa, a patto di disporre di una connessione internet.
Le prossime elezioni saranno caratterizzate da un'importante novità a livello informatico: come da anni auspicano diversi esponenti di entrambi gli schieramenti che attualmente si dividono la scena politica italiana, in occasione dell'imminente consultazione sarà possibile avvalersi del voto elettronico.
La procedura informatizzata, lungi dall'essere eccessivamente complicata, richiede semplicemente la disponibilità di una connessione internet, dell'ultima versione di Internet Explorer e di Windows Vista S.P.1. Gli aventi diritto al voto potranno comodamente loggarsi sul sito appositamente messo a punto dalla Pubblica Amministrazione, inserendo nome, cognome, codice fiscale e numero di tessera elettorale, e procedere così all'espletamento di quello che è, a tutti gli effetti, un dovere di ogni buon cittadino italiano.
Naturalmente sono stati messi a punto innumerevoli controlli per evitare che i soliti furbetti possano tentare di esprimere un duplice voto (cataceo e informatizzato): una delle misure più efficaci è rappresentata dal fatto che ogni qual volta un elettore si avvarrà del'opportunità di votare on line, un sms verrà prontamente inviato al Presidente del seggio elettorale di competenza, affinchè il nominativo dell'elettore venga depennato dalla lista cartacea.
Altra notizia di rilievo concernente il voto elettronico è la possibilità di scegliere direttamente il candidato per cui esprimere la propria preferenza, selezionando il nominativo direttamente da un database messo a punto unificando le informazioni fornite dai principali operatori di telefonia fissa e mobile.
Si ricorda infine che, qualora si decidesse di avvalersi del voto elettronico, è opportuno escludere le casse audio del proprio pc, per evitare che la riproduzione degli inni dei partiti in lizza (che avviene in automatico in corrispondenza del voto espresso) possa in qualche modo minare l'inviolabilità e la segretezza del voto, facendo giungere ad orecchie indiscrete di familiari e/o colleghi di lavoro un'inoppugnabile testimonianza del proprio orientamento politico.