Le metropolitane milanesi sono uno scandalo che invoca giustizia divina sia per il servizio, sia per la manutenzione, sia per l'accessibilità, sia per la pulizia (è così raro salire su una vettura sporca da paura dopo averla aspettata un quarto d'ora e più? e faticare per scendere, date le innumerevoli porte guaste ? e veder rovinare a terra persone anziane che non ce la fanno a salire per le scale mobili perennemente guaste?).
Ma non è questa la piaga sociale cui mi riferisco (anche perché la metro, in confronto ad autobus e tram, è un mezzo di trasporto di superlusso !!!). Prendendo i mezzi tutti i giorni, ormai ho quasi fatto l'abitudine alla vista di persone mutilate che chiedono la carità o di bambini che elemosinano qualche centesimo... e la cosa mi infastidisce da morire. Non ho un cuore di pietra, sia chiaro, solo mi chiedo come facciano delle persone prive degli arti inferiori a giungere alle gallerie dei treni quando io, ventenne in perfetta forma fisica, alle volte mi ritrovo ad ansimare per la fatica (ok, ok, prevengo l'obiezione: proverò a diminuire il numero di marlboro)...
Secondo me c'è qualcuno che sfrutta queste persone, che le aiuta ad accedere agli spazi riservati agli utenti dei mezzi pubblici (ovviamente con la connivenza del personale atm: andiamo... se ho il biglietto scaduto da dieci minuti non mi fanno mica entrare!!!), che li priva del ricavato del loro elemosinare e dà loro giusto il necessario per sopravvivere... anzi no, giusto il necessario per non morire, perché se non fossero così deperiti da suscitare pietà anche al primo sguardo, guadagnerebbero meno !!!
E quei poveri bambini, educati ad accattonare con un'arroganza e un'insistenza pari a pochi, ed eventualmente a sgraffignare quel che non riescono ad ottenere con le buone... D'altronde, però, come resistere a due occhietti imploranti? E' da un paio di anni che per principio non do nemmeno una lira a questi piccoli vagabondi (anche perché se dessi un misero, pezzentissimo euro ad ogni bambino che me lo chiede, il mio stipendio salterebbe prima di averlo guadagnato): la mia elemosina non fa altro che inchiodarli ancor di più alla loro condizione, e negargli anche la più piccola speranza di avere, un giorno, una vita normale, come tutti gli altri bambini.
Però, quando posso (se non sono troppo di fretta e soprattutto se il mio portafoglio non piange miseria) compro loro un panino, una merendina alle macchinette... insomma qualcosina da mangiare. Perché così sono sicura che quel che ricevono lo tengono per se stessi, invece di consegnarlo nelle mani di quelli che osano definirsi "genitori" mentre in realtà non sono altro che schiavizzatori e sfruttatori della peggior specie.
Proprio oggi, mentre tornavo a casa sfinita dall'attesa dei mezzi pubblici più che da una pesante giornata di lavoro, mi son messa ad ascoltare i discorsi della gente sull'autobus, ed è stata una piacevole sorpresa scoprire che dicevano esattamente quel che ho appena esposto io. E' una magra consolazione, perchè quattro chiacchiere o due righe scritte su quest'argomento non risolvono certamente il problema, ma se tutti si rendessero conto che a volte l'elemosina arreca più danni che benefici, forse per queste persone ci sarebbe la speranza di un futuro diverso, un futuro in cui affrancarsi da quest'orrenda schiavitù.